Katia Balmelli, “Albero custode”
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Katia Balmelli
Albero custode
Romanzo
15×21 cm, 176 pp
ISBN 978-88-31285-45-2
Targa speciale della Giuria – Premio Stresa di narrativa 2025
Disponibile anche in versione digitale su più piattaforme.
La storia vera di Mario, primogenito di una numerosa famiglia – nato all’inizio del 1900 in un villaggio di una valle ticinese – che fin da giovane si diverte ad indossare gli abiti delle sorelle. Dopo essersi trasferito in Italia per lavoro, l’innocente gioco si trasforma in un conflitto interno quando l’impulso di indossare abiti femminili diventa irresistibile, portandolo a rubare e a nascondere un capo di vestiario nel tronco cavo di un castagno.
L’albero che vede fuori dalla finestra rappresenta il simbolo della sua identità e diventa un “albero custode” del suo segreto, rappresentando la vita, la speranza e la trasformazione.
Questa lotta interna è aggravata dai sensi di colpa e dalla vergogna, amplificati dall’ambiente socio-culturale in cui vive.
L’incontro con Iacco segna una svolta nella vita di Mario perché lo aiuta a esprimere la sua vera natura e a superare i confini imposti dalla società. Tuttavia, sotto pressione materna, inizia a frequentare una ragazza, ma la doppia vita lo tormenta aumentando la disperazione e il senso di inadeguatezza.
Dopo la sua morte le sorelle scoprono il suo segreto e, affrontando la vergogna, prenderanno una decisione drastica.
La storia, romanzata, esplora la lotta di Mario per l’accettazione, la ricerca dell’identità e l’impatto sulla sua famiglia.
Una potente e toccante storia vera.
Servizio televisivo a cura di Michele Realini e Paride Dedini dedicato al romanzo “Albero custode” di Katia Balmelli.
© Turné, Radiotelevisione svizzera LA1, 08.06.2024
“Per gentile autorizzazione della RSI Radiotelevisione svizzera di lingua italiana.”
Radio intervista a Katia Balmelli, autrice del romanzo “Albero custode” – SEIDISERA MAGAZINE, Radiotelevisione svizzera RETE UNO
Katia Balmelli è nata e vive in Ticino ed è stata docente di scuola elementare. Premiata nel 1999 per un testo dedicato al nuovo millennio in un concorso di scrittura dialettale promosso dalla Radiotelevisione svizzera di lingua italiana, nel 2008 pubblica il libro di racconti “La vie en orange e altri racconti” (Fontana).
“Albero custode” è il suo primo romanzo.
RECENSIONI / SEGNALAZONI
© Rivista di Lugano, 16.08.2024
L’inconfessabile segreto di Mario

© Mangialibri, 16.07.2024
Albero custode
Autore Katia Balmelli
Genere Romanzo
Editore Gabriele Capelli Editore
2024
Voto: 3/3
Articolo di Elena Torre
Lo squillo del telefono a un orario insolito rompe il silenzio nella casa di Lucia, che preoccupata va a rispondere. Dall’altra parte della cornetta la voce di un uomo le comunica la morte del fratello Mario, la necessità di identificare la salma e di sbrigare le pratiche per il suo rientro in patria. La notizia coglie Lucia di sorpresa, da tempo Mario viveva lontano da lei e Angela, l’altra sorella. Insieme lo erano andate a trovare una volta, aveva intuito che qualcosa nella sua vita era cambiato, che non era sereno. Lei si era ripromessa mille volte di parlargli, ma non aveva fatto in tempo e ora di quella leggerezza si pente amaramente. Telefona ad Angela e insieme partono, una volta davanti la porta di casa del fratello si guardano, indugiano con lo sguardo lì accanto, certe che la chiave si trova da qualche parte nascosta, come da abitudine familiare. Infatti la trovano poco dopo, nascosta in alto, ed entrano. All’interno regna l’ordine, nella dispensa poche cose a lunga conservazione e tanti barattoli di dado da brodo. Nell’armadio pochi vestiti da lavoro da una parte e qualche abito femminile dall’altro. La foggia provocante dei vestiti allontana dalla mente delle sorelle la possibilità che possano appartenere alla donna che il fratello frequentava e che conoscevano, troppo morigerata e timida. Nell’armadio anche una scatola chiusa con un cordino e con un doppio fondo, dove trovano un diario…
Albero custode è il romanzo d’esordio di Katia Balmelli, ticinese docente di scuola elementare, che arriva dopo la pubblicazione di una raccolta di racconti. È una storia breve, che alterna il viaggio delle due sorelle alla scoperta della vera vita del fratello alla storia di lui raccontata come una biografia, dalla nascita. Una storia vera quella raccontata dall’autrice, che si è ispirata ai diari originali di un uomo nato agli inizi del Novecento in un paesino montano nelle valli del Ticino, segnata dalla difficolta di sentirsi una donna e vivere nel corpo di un uomo.
La storia – raccontata con delicatezza – ci restituisce le difficoltà e i tormenti di una persona costretta a scontrarsi fin da bambino con la famiglia prima, con la società poi per comprendere e vivere il proprio sentire, un sentire simboleggiato da una vestaglia bianca sottratta alla cugina e nascosta nel cavo di un albero che Mario contempla, custode del suo segreto. “Il disagio di Mario mi è entrato dentro da bambina, non capivo i discorsi degli adulti ma avvertivo la tensione”, ha dichiarato l’autrice in un’intervista. “La sua sofferenza risuona in me ancora oggi, ho iniziato a scrivere per darle finalmente un senso. È come se prendessi per mano Mario e lo conducessi nel nostro tempo, dove finalmente può essere capito e sentirsi leggero. Anzi, leggera”.
Link: Mangialibri
lettriceassorta, 12.07.2024
𝘼𝙣𝙘𝙝𝙚 𝙡𝙖 𝙨𝙪𝙖 𝙫𝙚𝙧𝙞𝙩à, 𝙨𝙥𝙞𝙣𝙩𝙖 𝙞𝙣 𝙨𝙪𝙥𝙚𝙧𝙛𝙞𝙘𝙞𝙚 𝙙𝙖𝙡𝙡𝙖 𝙙𝙞𝙨𝙥𝙚𝙧𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚, 𝙤𝙧𝙖 𝙚𝙧𝙖 𝙡ì, 𝙞𝙣 𝙖𝙩𝙩𝙚𝙨𝙖 𝙘𝙝𝙚 𝙡𝙪𝙞 𝙛𝙖𝙘𝙚𝙨𝙨𝙚 𝙦𝙪𝙖𝙡𝙘𝙤𝙨𝙖: 𝙧𝙞𝙖𝙣𝙞𝙢𝙖𝙧𝙡𝙖, 𝙛𝙤𝙧𝙨𝙚 𝙘𝙖𝙢𝙪𝙛𝙛𝙖𝙧𝙡𝙖; 𝙙𝙞 𝙘𝙚𝙧𝙩𝙤 𝙨𝙖𝙧𝙚𝙗𝙗𝙚 𝙨𝙩𝙖𝙩𝙤 𝙙𝙞𝙛𝙛𝙞𝙘𝙞𝙡𝙚 𝙧𝙞𝙘𝙖𝙘𝙘𝙞𝙖𝙧𝙡𝙖 𝙜𝙞ù, 𝙩𝙧𝙖 𝙡𝙚 𝙘𝙤𝙨𝙚 𝙣𝙖𝙨𝙘𝙤𝙨𝙩𝙚 𝙤 𝙨𝙘𝙤𝙣𝙤𝙨𝙘𝙞𝙪𝙩𝙚.
A Mario fin da piccolo piace volteggiare con gonne leggere che si aprono e si alzano sotto l’impulso di esagerati giri su se stesso.
Da grande, impara a comportarsi come tutti, cercando di imitare il rozzo atteggiarsi dei più sfrontati.
ALBERO CUSTODE racconta la storia vera di Mario, nato agli inizi del Novecento in un piccolo paese di montagna nelle valli del Ticino.
L’autrice ne descrive in modo coinvolgente la vita, complicata da bugie e sotterfugi e sempre in bilico tra la forza del desiderio e l’intensitá del rimorso.
Ho apprezzato moltissimo la delicatezza e la sensibilità con la quale l’autrice racconta la famiglia di Mario e la sua sofferenza interiore: sono rimasta molto commossa.
Un romanzo breve, dal significato profondo che permette di riflettere sulla sofferenza che provoca il non sentirsi accettati e sulla necessità di ridare un senso alla propria vita. Un senso non che abbia significato in termini assoluti, ma per chi pur nel disagio vuole tendere alla felicità.
Link Instagram lettriceassorta
© Cooperazione, 25.06.2024
Segnalazione del romanzo “Albero custode” di Katia Balmelli

© SEIDISERA MAGAZINE, Radiotelevisione svizzera RETE UNO, 02.06.2024
“Albero custode”, Katia Balmelli
Di Angelica Arbasini
“Albero custode” è un romanzo di Katia Balmelli, edito da Gabriele Capelli. È la storia vera di Mario, nato a inizio ‘900 nelle valli del Ticino: una vita segnata dal conflitto tra il fatto di sentirsi donna e l’impossibilità di esprimerlo. Ispirandosi ai diari originali, Balmelli racconta con straordinaria sensibilità il dolore di un’esistenza segnata dalla chiusura della società del suo tempo.
Radio Città Fujiko Breakfast Club – VoltiamoPagina
Puntata di mercoledì 5 giugno 2024

presentati:
Katia Balmelli “Albero custode” Gabriele Capelli Editore
Philippe Besson “La notte mento” Guanda
In studio: William Piana e Lorenzo Pauri
In collaborazione con Libreria UBIK Irnerio Bologna
© Ticino Magazine, 30.05.2024

© Convenzionali, 17.05.2024
Libri
“Albero custode”
di Gabriele Ottaviani
Albero custode, Katia Balmelli, Gabriele Capelli editore.
In uscita oggi, diciassette di maggio, giornata internazionale contro l’omolesbobitransfobia in ossequio al fatto che trentaquattro anni fa in quella data l’organizzazione mondiale della sanità cancellò l’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali, la storia potente e novecentesca, basata sul reale, di un ragazzo ticinese che ha sofferto tutta la vita perché sentiva di appartenere al genere femminile: una vicenda toccante, straziante, emozionante, commovente, che dà dolore, da conoscere e far conoscere, raccontata con eleganza e cura.
Link: convenzionali
© Corriere del Ticino, 17.05.2024
“Albero custode”, il racconto della diversità

COMUNICATO STAMPA
Esce venerdì 17 maggio 2024, in occasione della ‘Giornata mondiale contro l’omofobia’:
ALBERO CUSTODE
di Katia Balmelli
Romanzo / Gabriele Capelli Editore
La storia vera di Mario, nato a inizio ‘900 nelle valli del Ticino: una vita segnata dal conflitto tra il fatto di sentirsi donna e l’impossibilità di esprimerlo.
Ispirandosi ai diari originali, Balmelli racconta con straordinaria sensibilità il dolore di un’esistenza segnata dalla chiusura della società del suo tempo.
Mendrisio/Milano, 8 maggio 2024 – In occasione della Giornata mondiale contro l’omolesbobitransfobia, esce venerdì 17 maggio il romanzo Albero custode di Katia Balmelli: storia vera di Mario, nato a inizio ‘900 nelle valli della Svizzera italiana, primogenito di una famiglia numerosa, che visse tormentato dal conflitto tra la consapevolezza di sentirsi donna e l’impossibilità di esprimerlo.
Ispirandosi al diario originale del protagonista e alla testimonianza delle sorelle, Katia Balmelli ha dato vita a un racconto di straordinaria sensibilità, capace di creare suspense, toccare il cuore e far comprendere quanta fatica può costare la scoperta della propria identità e che dolore può generare la repressione della propria natura per conformarsi a una società incapace di accogliere.
Spiega l’autrice: “Questo libro era un bisogno. Il disagio di Mario mi è entrato dentro da bambina, non capivo i discorsi degli adulti ma avvertivo la tensione. La sua sofferenza risuona in me ancora oggi, ho iniziato a scrivere per darle finalmente un senso. È come se prendessi per mano Mario e lo conducessi nel nostro tempo, dove finalmente può essere capito e sentirsi leggero. Anzi, leggera”.
Mario nasce in un piccolo paese di montagna, la sua è una famiglia dove c’è armonia ma i genitori sono persone semplici e restano preoccupati quando lui, ancora piccolo, comincia a travestirsi e a “dare spettacolo” per far ridere le sorelle. Già da bambino sente tensione ed è costretto a limitarsi per evitare il giudizio, della famiglia e della comunità.
Diventa ragazzo e, anche a causa del clima difficile che c’è in casa, si trasferisce in Italia da parenti, che lo aiutano a trovare lavoro. È affidabile e preciso ma anche solitario, chiuso, teso e taciturno. Sarà una vestaglia bianca e morbida, dimenticata dalla cugina, a risvegliare irresistibilmente i suoi sensi e a insinuare in lui il germe di una nuova consapevolezza. Quasi fuori di sé la ruba e la nasconde nel tronco cavo dell’albero che tutte le sere guarda dalla finestra, rendendolo così “custode” del suo segreto.
La vita di Mario sarà segnata da una continua lotta interiore. Sotto la pressione della mamma, che per lettera non manca mai di incitarlo a trovare una ragazza, frequenterà la giovane Rosa. Ma il tormento non darà tregua e sarà solo l’incontro con Iacco a segnare una svolta.
Alla scomparsa di Mario, le sorelle minori scopriranno finalmente il suo segreto e prenderanno una drastica e imprevista decisione.
Con una scrittura dolce, avvincente ed emozionante, Katia Balmelli traccia la storia di una sofferenza intima profonda, che si dimostra storia universale e denuncia la sofferenza che esclusione e non accettazione possono provocare.
L’AUTRICE
Katia Balmelli è nata e vive in Ticino, nella Svizzera italiana ed è stata docente di scuola elementare. Premiata nel 1999 per un testo dedicato al nuovo millennio in un concorso di scrittura dialettale promosso dalla Radiotelevisione svizzera di lingua italiana, nel 2008 ha pubblicato la raccolta di racconti La vie en orange e altri racconti (Fontana). Albero custode è il suo primo romanzo.
ESTRATTO
Il chiarore lunare penetrava dalle finestrelle tonde e si miscelava al buio del sottotetto creando un impasto lattiginoso. Batteva sui capi bianchi appesi ad asciugare generando un luccicore che si animava appena al tocco di una tenue corrente d’aria proveniente dal basso. Un brivido gli corse lungo la schiena: perduto fra i fantasmi che ondeggiavano, chi senza braccia, chi senza gambe, rimase imbambolato tra la suggestione e la realtà, attratto da quello spettacolo surreale.
La camicia scozzese gli apparve all’improvviso mentre avanzava tra le file di biancheria, dimenticata accanto a una vestaglia estiva in seta bianca. Prelevò la camicia, si avviò verso la scala, poi ci ripensò, attratto da un desiderio nuovo: accarezzare quella vestaglia così lucida, luminosa, morbida. Aveva il colore della luna ed era leggera come l’aria. La soppesò, la distese e poi, obbedendo a un impulso tanto sconosciuto quanto assurdo, la accartocciò e se la infilò sotto la maglietta. Sempre soggiogato da quel bizzarro ardore, riappese al filo la camicia e tornò in camera.
176 pp / 18 Euro (I) – ISBN: 978-88-31285-45-2
Ufficio stampa Sara Agostinelli
+39 329 0849615 | sara.agostinelli@gmail.com

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