© Sì Comunicazione, 23.05.2022
Tutto ciò che siamo stati: in libreria il nuovo libro di Olimpia De Girolamo
La Napoli accogliente si scontra con la Napoli invadente: la famiglia è amore, ma anche prigione. Per questo Anna, la protagonista di “Tutto ciò che siamo stati”, ha deciso di lasciare i vicoli del centro storico per trovare serenità da un’altra parte.
Nel romanzo d’esordio Olimpia de Girolamo, napoletana doc trasferita in Svizzera dove insegna e dirige una scuola di teatro, c’è tanto della città con i rioni Sanità e Vicaria, piazza Bellini e via dei Tribunali, ci sono le abitudini dei partenopei degli anni ’80, c’è il giallo, c’è il dialetto napoletano. Aver vissuto a Napoli è stato fondamentale per l’autrice.
A Napoli il quartiere è il depositario della verità di tutti. Voce ‘e popolo, voce ‘e ddio, dice un antico proverbio di queste parti. Non c’è bisogno di indagini della polizia. Il quartiere sa tutto prima che si trovi ogni prova, le prove le crea, le inventa. Soprattutto, il quartiere sa raccontare e nella potenza delle parole sta tutto, fa diventare vera ogni cosa che narra, la sa amministrare con la sapienza di chi conosce il potere delle parole scelte. Più le parole sono grosse, pesanti e colorate, più chi le ascolta crede. Il quartiere, quindi, stava in qualche modo decidendo persino il motivo del mio temporaneo ritorno a casa.
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