«Bellissimo e significativo!» – “Tutto ciò che siamo stati”


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© La Lettrice assorta, 23.05.2022

TUTTO CIO’ CHE SIAMO STATI di Olimpia de Girolamo

Il 16 maggio è uscito in libreria TUTTO CIO’ CHE SIAMO STATI di Olimpia De Girolamo, un romanzo d’esordio toccante e meritevole che racconta di segreti familiari e di dolori sepolti, ma ancora palpitanti.

La trama si sviluppa intorno ad Anna, una scrittrice in stallo che non riesce più a trovare le parole e non sa cosa rispondere all’editore che aspetta il suo manoscritto. Anna ha quarant’anni e per lungo tempo si è illusa di poter sparire grazie ai suoi viaggi interminabili e cancellare così ogni traccia della sua storia passata, del suo quartiere, del suo accento, della sua gente, di sua madre, del padre e del fratello. Viene invece costretta a tornare alla sua città natale dopo vent’anni, per aiutare la famiglia a scoprire che fine ha fatto suo padre, misteriosamente scomparso nel nulla.

La donna si trova a ripercorrere il tormentato passato e a scontrarsi con la figura materna dura e implacabile:

“Mia madre, dominatrice di questa torre e di tutta la sua sacra famiglia. Regina senza corona e senza scettro, osservatrice di ogni mio difetto, fragilità, menzogna.”

Anna si sente di nuovo piccola e inerme al cospetto di quello sguardo inclemente, gli occhi che si insidiano ovunque, pronti a trafiggerla…

Sullo sfondo di una Napoli brulicante di vita si sviluppano le vicende di questo romanzo breve, ma appassionante.

Ho seguito con trepidazione la protagonista per le strade e i vicoli del vecchio quartiere dove è cresciuta, l’ho vista ritornare bambina, spettinata e sola, fantasma di se stessa, e ho appreso con angoscia segreti indicibili.

L’autrice descrive con sensibilità e vividezza una storia di violenza taciuta e repressa, consumata nell’ambito della famiglia e dunque più difficile da elaborare.

Il libro con questa storia cruda e difficile, fa capire quanto sia importante dare un significato a certe situazioni traumatiche, inserirle all’interno della propria storia e ad un certo punto, lasciarle andare.

Bellissimo e significativo!

Link: La Lettrice assorta


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