Premio Leggimontagna 2019
Noëmi Lerch con “La Contadina” ha vinto il secondo premio con la seguente motivazione:
“Secondo classificato sezione narrativa:
LA CONTADINA, di Noëmi Lerch (Gabriele Capelli Editore)
Delicato chiaroscuro che, grazie al sapiente intreccio di scene, ricordi, personaggi, restituisce un’immagine corale della vita agreste e, più in generale, del complesso equilibrio fra dimensioni all’apparenza inconciliabili, qui efficacemente risolte nella non-banale figura della Contadina.
Originale e accattivante, la narrazione è sostenuta da una prosa essenziale ed efficace che, grazie al tratteggio del racconto, mai spiegato, mai definitivo, permette al lettore spazi di riflessione individuale, offrendogli la singolare possibilità di giungere autonomamente ad una propria sintesi.
Un libro bello e ispirato, che per armonia e profondità dei contenuti, si rende un autentico inno all’immanenza della Natura”.
Questa invece la motivazione che ha portato il libro in finale:
Il romanzo, opera di una scrittrice svizzera, si snoda in bilico tra la realtà e il sogno, filtrando attraverso la sensibilità dell’autrice, una condizione rurale che, pur senza cercare il confronto, si specchia nella dimensione cittadina.
Quello che viene restituito è semplicemente una tranche de vie, volutamente senza inizio e fine, con un gioco di sfumature che, sempre per scelta, rende quasi indefinibili i contorni dei personaggi.
Ma la cifra stilistica originale e raffinata, priva di ostentazione accademica, l’atmosfera credibilmente magica nella scansione delle stagioni, e soprattutto la capacità dell’autrice di rivisitare la banale quotidianità con occhi nuovi, sono valse a “La contadina” il premio Schiller-Terra Nova e un posto in finale all’ultimo premio Itas.

I tre finalisti. A Marco Balzano il primo premio.