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© La Bottega dei Libri, 24.10.2022

Recensione: “Senza scarpe” di Mario Casella, Gabriele Capelli Editore

Titolo: Senza scarpe
Autore: Mario Casella
Genere: romanzo biografico
Casa editrice: Gabriele Capelli Editore
Data di Pubblicazione: settembre 2022
Formato: cartaceo e digitale
Pagine: 181
Voto: 4/5

Una narrazione che incrocia la voce del figlio Saulle con la ricostruzione della vita di Roberto Donetta, padre irrequieto e sempre indebitato, contadino della Valle di Blenio, venditore di sementi, cameriere e poi fotografo.

Donetta (1865-1932) diventò noto una quarantina d’anni fa grazie al ritrovamento di cinquemila lastre fotografiche da lui realizzate sull’arco di un trentennio. Il recupero di quel tesoro ha fatto passare in secondo piano un’altra scoperta: quasi trecento pagine manoscritte in cui l’estroverso bleniese aveva annotato le sue riflessioni e gli scritti letterari e scientifici che più lo avevano colpito.

Dagli scritti emerge la coscienza della sua diversità nel contesto rurale della valle in cui viveva. Fu la caparbietà del montanaro a tenerlo in vita nelle avversità. Lì tra le sue montagne, come scrisse in una delle ultime lettere a Saulle, l’unica risorsa in cui si può e si deve credere è la terra. Solo quella può garantire da mangiare ogni giorno.

Con il passare del tempo però l’egocentrismo e la frustrazione per l’incapacità di strappare dalla miseria la famiglia provocarono la dolorosa rottura con la moglie Linda e con i figli.


Che vita, Robertón! Mario Casella, in questo bellissimo romanzo biografico, ci fa conoscere Roberto Donetta, conosciuto come Robertón (1865-1932). Durante questa pandemia, l’autore si è ritrovato a sfogliare un libro di fotografie del Donetta. Da qui, si accende la sua curiosità per questo incredibile personaggio e comincia a svilupparsi “Senza scarpe“.

Roberto Donetta, Ticinese, visse in una casa rotonda, con la moglie Linda e i suoi sette figli.

È una storia, la sua, di fatica, sacrifici, povertà, cadute e nuovi inizi.

Si adoperò in tantissimi lavori: fu contadino, venditore di sementi, cameriere a Londra, venditore di caldarroste.

In parallelo a questa vita, che potrebbe sembrare “normale”, ammesso che una qualsiasi vita possa definirsi tale, si fa strada la sua passione per la fotografia.

Ad oggi, sono state ritrovate 5000 lastre fotografiche, un patrimonio notevole di testimonianza della sua vita e della vita dell’epoca nella sua valle.

La fotografia diventa per lui essenziale, tanto da provocare la rottura con la moglie e l’abbandono di tutti i figli. Solo il piccolo Saulle resterà a casa con lui.

La sua vita nel libro viene raccontata attraverso le sue fotografie, ma anche attraverso i suoi scritti. Robertón era appassionato, incuriosito dalle nuove scoperte, dalla tecnologia che cominciava a fare capolino nell’epoca.

“Robertón è in crisi e per salvarlo non sembra esserci altro modo che quello di coltivare l’idea di un progetto impossibile”

All’inizio, in dei libri contabili, ricopiava articoli di giornale che trovava interessanti. Poi la scrittura divenne lo sfogo dei suoi pensieri. Anche numerose lettere, ai figli e alla moglie, ci permettono di comprendere meglio questo personaggio.

Ne emerge un uomo geniale, curioso, ma incredibilmente insoddisfatto, alle volte non calato nella realtà, profondamente solo.

“Il conto della sua costante aspirazione alla libertà era sempre stato salato. Aveva dovuto subire i lutti famigliari, le partenze, gli abbandoni, la solitudine e il fallimento finanziario di ogni sua iniziativa”

E a voi è mai capitato di rinunciare a qualcuno per una vostra passione?

Mario Casella è riuscito a rendere la lettura di questo scritto scorrevole e molto dinamica.

Ci sono due punti di vista all’interno di “Senza scarpe”: il racconto in terza persona, attraverso anche delle citazioni della vita di Donetta, intervallato dalla voce del figlio Saulle. L’autore si immagina i pensieri di Saulle nel descrivere alcune delle fotografie del padre, presenti nel libro.

Ecco perché viene definito un romanzo biografico. Esiste una parte molto precisa, in cui si evince il grande lavoro di ricerca dell’autore alla base, ed una parte romanzata, che rende più completo, a mio parere, questo libro.

“Senza scarpe” è un libro da leggere per scoprire un uomo interessante, complicato, irrequieto, infelice. Un uomo che forse non ha capito la vita o non è stato capito da essa. A voi la scelta!!

Link: labottegadeilibri


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