Prima di rimanere senza copie (scusate il gioco di parole), stiamo preparando la seconda ristampa del romanzo di Mario Casella Senza scarpe.
Nella narrazione, attraverso una sorprendente capacità di identificazione, Casella dà voce a Roberto e al figlio più piccolo Saulle nel proiettarsi, quasi cinematograficamente, negli ambienti di inizio secolo – e si percepisce tra le righe una profonda conoscenza delle regioni alpine, delle sue storie e delle sue mitologie, nonché delle sue problematiche sempre attuali. Vi sono riportate correttamente e in successione le tappe della vita del capofamiglia: dall’emigrazione nel Nord Italia, ad Asti, come marronaio, alle vicende più tarde. Riconosco tra le pagine più riuscite la ricostruzione della scoperta della magia della fotografia da parte di Donetta avvenuta presso lo scultore compaesano Dionigi Sorgesa.
(Gian Franco Ragno, Azione, 28.11.2022)
