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Diego Bernasconi
Lauto Grill
Giallo industriale
12×16,5 cm, 144pp, 13,00 Euro
ISBN 978-88-97308-65-2

Disponibile anche in versione digitale su più piattaforme

Link: Breve estratto


Come potrebbe una lauta industrializzazione attrarre i pochi abitanti di Sant’Eligio alle principali tentazioni paventate dalla dottrina cattolica? La risposta più ovvia sembrerebbe essere: con un autogrill. Un secondo punto di vista, invece, porta a credere che ciò sia la conseguenza di un più ampio concetto, l’amore.

Due storie parallele, unite solo da elementi chiave, rimettono al centro dell’attenzione la quotidianità e ridanno alla brioche il suo giusto valore.

Sette peccati capitali in dodici capitoli, un interessante paradigma matematico. Dalla vitalità dei numeri alla fumosità della morte. Un piccolo viaggio tra il più basso opportunismo e uno stato onirico a livelli paradisiaci.


Parlare di industrializzazione – intesa come processo di trasformazione di una società che da rurale diventa industriale – a Sant’Eligio è una contraddizione. Il paese è nato per i bisogni di un’acciaieria ed è sparito quando quest’ultima ha chiuso i battenti. Nessun tipo di trasformazione ha dunque avuto luogo e di certo nulla di rurale è mai esistito in quel territorio.

Curiosamente dopo questo passaggio industriale rimane un inutile “Museo Contadino”; inutile vista la natura stessa del paese ma che rimane tuttavia una presenza significativa costringendo quel luogo abbandonato ad avere – oltre che un custode per il museo – anche un commissariato e, con esso, un commissario.

A dar pepe alla storia è la grande flessibilità mentale di una donna che, a differenza del superfluo e inetto marito, riesce a creare dal nulla un mondo dove tutti possono trovare quello che vogliono.

Accompagnati dai peccati capitali, rivisti anche da una giovane coppia in un racconto parallelo, si attraversa questo mondo ritrovandosi alla fine ad affrontare la morte: un peccato o una benedizione?


Diego Bernasconi nasce nel 1971 a Mendrisio, sul confine tra la pianura padana e le Prealpi. In quegli anni i suoi genitori fondano una compagnia teatrale. Gran parte della sua infanzia trascorre dunque tra copioni, palcoscenici, camerini e sipari.
Negli anni ’90 collabora e adatta diverse opere teatrali per svariate compagnie. Fino al 2000, quando, con suo padre, scrive la sua prima commedia. Da lì in poi è tutto un crescendo e le idee maturate negli anni prendono forma: scrive altre tre commedie e il romanzo breve “Lutto alle pompe funebri” (premio Stresa 2014), crea uno spettacolo per bambini e allestisce una mostra con più di cento edizioni annuali di giornali di carnevale di Mendrisio.

Nell’ambito della ricerca linguistica, dopo aver firmato un simpatico saggio in cui illustra i meccanismi del ”Larpa iudré”, l’idioma criptico di Mendrisio, produce un esilarante DVD con le prime dieci lezioni per imparare questa “lingua”.

In seguito si affaccia al mondo del cinema, scrivendo le sceneggiature di tre lungometraggi: ”La Palmira ul Film“ (2013), ”Complotto nel Mendrisiotto“ (2015) e ”Grand Hotel Stella Alpina“ (2016).

Un artista versatile, nonché una fonte inesauribile di idee e progetti che si alimenta con l’entusiasmo e il desiderio di regalare al pubblico emozioni sempre nuove e tanti momenti di ilarità!


RECENSIONI

 

© EXTRA SETTE – 06.07.2018

Bernasconi provocatorio e pungente
a cura di Sergio Roic


© Librintasca, RSI RETE UNO
15.06.2018

Letture estive con “Lauto Grill” di Diego Bernasconi
A cura di Rossana Maspero

Intervista integrale a Diego Bernasconi per Lauto Grill.

Diego Bernasconi, nato a Mendrisio nel 1971. Formazione tecnico elettromeccanico. Attualmente scrive sceneggiature per film e commedie teatrali, ma non soltanto.

Nato in una famiglia di commedianti, ha passato l’infanzia a stretto contatto con il mondo teatrale partecipando agli spettacoli della compagnia prima come tecnico, poi come attore e poi ancora come autore dei testi.

Le ossa se le è fatte tra camerini, palcoscenico e copioni, tanto che nel 2013 ha scritto la prima sceneggiatura per il film La Palmira Ul Film… da allora non ha più smesso.

Nel 2014 è uscito Lutto alle pompe funebri (Targa Premio Stresa 2014) ed è ora in libreria da pochissimo – fresco proprio come la brioche della copertina – Lauto Grill, (scritto senza apostrofo!) e pubblicato da Gabriele Capelli editore.

Un piccolo libro gustoso leggero e appassionante quanto basta, dove troverete Ginevra, una protagonista volitiva ed intraprendente come la Palmira, Adelmo, un improbabile custode di un Museo Contadino alle prese con Sant’Eligio, un paese che si è ormai spopolato, un commissario e una fonderia dismessa di proprietà della famiglia Tassoni.

Link per riascoltare: Librintasca


© L’Informatore del 1 giugno 2018

Prima sosta al “Lauto Grill”

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© RSI RETE DUE

Lauto Grill
a cura di Daniel Bilenko

È un “giallo industriale” pubblicato da Capelli Editore l’ultima opera di Diego Bernasconi, che dopo teatro e cinema si dà alla scrittura letteraria.

Link: RSI RETE DUE


© La Lettrice Assorta
27 maggio 2018

LAUTO GRILL
Giallo industriale
di Diego Bernasconi

Un saluto a tutti! Oggi voglio parlare del libro che ho letto questa settimana: s’intitola Lauto Grill ed è stato scritto da Diego Bernasconi. Ci tengo subito ad anticipare che si tratta di una lettura davvero originale, caratterizzata da una trama caustica con punte di giallo…

La copertina è davvero golosa e lascia ampiamente intuire il filo conduttore di tutta la narrazione: la brioche! Il commissario Giacomo Fidelis ne è un raffinato estimatore e si reca quotidianamente a fare colazione al Lauto Grill della signora Ginevra, dove può gustare questa specialità che ogni giorno assume una sfumatura di gusto particolare. Un rito che si ripete nel tempo senza interruzioni fino al giorno in cui il commissario decide di cominciare una strampalata indagine sull’origine e causa di questo sapore tanto accattivante…

Lauto Grill è un romanzo brillante. L’autore gioca sapientemente con le parole dando vita ad una storia originale, ironica e talvolta piuttosto cinica. I personaggi sono stravaganti e le loro peculiarità sono rappresentate in maniera accentuata: il risultato è una storia mai banale da consumare tutta in un “boccone”.

I vizi capitali caratterizzano la vita dei protagonisti e scandiscono i capitoli del libro. La lussuria, l’avarizia, l’ira e tutto il repertorio del malcostume umano vengono descritti con sarcasmo e contribuiscono a rendere la lettura piacevole e interessante dalla prima all’ultima pagina.

Da sottolineare la gradevole storia parallela che non interrompe il flusso di quella principale, ma cresce e si sviluppa intorno ad essa in maniera indipendente e nello stesso tempo concatenata, grazie ad alcuni elementi cruciali: una sorta di viaggio onirico-amoroso dai risvolti inaspettati.

Ho gradito molto il personaggio di Ginevra, avida faccendiera, che per certi versi mi ha ricordato la Mirandolina di Goldoni. Una donna spregiudicata e indipendente, sprezzante e ricca di iniziativa che spezza l’immobilità stagnante del paese in cui vive, dove nemmeno il meteo stupisce con la sua imprevedibilità, irrompendo nell’accidiosa vita di Adelmo e dei suoi familiari, manovrandoli subdolamente per ottenere ciò che vuole…

Una lettura insolita, divertente e a tratti cinica. Consigliata a quelli che hanno voglia di spezzare la routine delle proprie giornate con un libro fresco, dinamico e mai scontato.

Buona lettura

La Lettrice Assorta

Link: La Lettrice Assorta


© Turné
Sabato 26.05.2018

In questa puntata (dal minuto 15.15) si parla del libro “Lauto Grill” di Diego Bernasconi.

Letture della settimana

Di luogo ameno in luogo ameno, approderemo infine in un autogrill, dove Lisa Mangili si è imbattuta in Diego Bernasconi, mentre esce il suo secondo romanzo: un giallo, che l’autore definisce “industriale”.

Diego Bernasconi, Lauto Grill, Gabriele Capelli Editore

Per rivedere il servizio: Turné – Lauto Grill


One thought on “Diego Bernasconi “Lauto Grill”

  1. Pingback: Estratto: Lauto Grill | gabriele capelli editore

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