IL FUCILE DI ODILE CORNUZ – La Lettrice Assorta


© La Lettrice Assorta, 26.02.2024

IL FUCILE DI ODILE CORNUZ

In libreria da oggi c’è FUCILE, il romanzo d’esordio di Odile Cornuz, una lettura quantomai attuale per le tematiche trattate.

“Quand’è che finisce? Come si fa a sapere quando finisce? Tutto ciò che è stato lanciato nello spazio e che sembra un legame fra due esseri. Tesse fili. Si aggroviglia. E come si aggroviglia!”

Il libro racconta una forma di violenza sottile e malvagia, che non lascia segni sulla pelle, ma profonde ferite nella psiche: un maltrattamento che ha come elemento distintivo un meccanismo di sopraffazione che con il tempo mina il valore personale, il senso di identità, la dignità e l’autostima.

I protagonisti di FUCILE sono un uomo, una donna e una bambina; non hanno un nome e pochi sono i riferimenti spazio-temporali: tempo e luogo non sono importanti ai fini della trama, quello che conta è il significato simbolico.

La narrazione è delicata, scandita da vari episodi con protagonisti alcuni oggetti collegati ad eventi significativi, per esempio un barattolo, un libro, una gabbietta, uno straccio.

La quotidianità di una famiglia si colora di tinte fosche. Una bambina si interroga sulla sua realtà:

“La piccola avrebbe voluto, che quel posto assomigliasse di più al suo mondo interiore. Si chiedeva se anche gli altri ci pensassero, ogni tanto. Si chiedeva se avessero un giudizio su quello che li circondava, sul materiale del divano o sulle cose raffigurate sul poster in cucina. Com’era che ognuno veniva intrappolato in una rete che non aveva scelto? La cosa poteva cambiare?” – (FUCILE)

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