© Corriere del Bar, 01.04.2023
Mixing, il nuovo romanzo di Dada Montarolo
Di Stefano Duranti Poccetti
Non avviene spesso di incontrare opere letterarie in cui il mondo del beverage diventa vero protagonista. È il caso del romanzo Mixing di Dada Montarolo, ambientato in un grande albergo di montagna. La vicenda gira intorno ai ricordi di un barman, che rammenta dodici clienti seduti al bancone.
Ciascuno di loro gli ha chiesto un cocktail differente, raccontandogli, durante la bevuta, la sua storia. Mixing è suddiviso in dodici capitoli, che, non a caso, prendono i nomi di famosi cocktail (SIDECAR, OLD PAL, BETWEEN THE SHEETS, ROSE, CARUSO, BLOODY MARY, ZSA-ZSA, MARY PICKFORD, GIMLET, STINGER, OLD FASHIONED, LOST DREAM), narrando di volta in volta le storie dei protagonisti.
Si tratta di figure particolari e tutte da scoprire, ciascuna, che si tratti di un archeologo, un giornalista, uno sportivo… che ruota attorno ad avvenimenti singolari e che non potranno fare altre che accaparrarsi l’attenzione del lettore, questo anche grazie lo stile impeccabile dell’Autrice, nata in Italia a Casale Monferrato, ma residente in Svizzera, non a caso inserita dalla stampa elvetica in una speciale lista di scrittori che vale la pena assolutamente leggere.
Ed è proprio così, perché in Mixing la Montarolo tratteggia benissimo gli ambienti, come i personaggi, caricando il tutto di una giusta tensione emotiva e psicologica, dando luogo a un romanzo, edito quest’anno dalla Gabriele Cappelli Editore, interessante e che stimola continuamente la curiosità, rendendo così merito al mondo del beverage e della mixologia, che di questo testo di fa indiscussa protagonista.
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