© 12mesi.it – Salerno, 23.07.2019
Una traversata nell’inverno metaforico della poesia
TRAVERSARE L’INVERNO
Quanti conoscono le poesie del Premio Nobel per la Letteratura di Seamus Heaney (1939-2013)? È considerato tra i più importanti poeti di lingua inglese del ventesimo secolo ed il massimo rappresentante contemporaneo del rinascimento poetico irlandese, eppure le sue poesie sono ancora poco antologizzate sia nelle scuole che nelle università.
Il libro dell’editore Capelli, con l’ottima cura e traduzione di Marco Sonzogni, colma parzialmente una grande lacuna, offrendo al grande pubblico l’essenza di una poesia di forte valenza universale.
“Traversare l’inverno” (Wintering Out) , tra nostalgia di un impossibile ritorno ai luoghi irlandesi della memoria e riferimenti lirici, si aggancia anche ai temi politici importanti per l’Irlanda degli anni ’70, tra lotte , sangue e repressioni cruente. In questa raccolta, senza sottrarsi o rimanere neutrale, da vero intellettuale, Heaney entra nel cuore della lotta dell’Irlanda del Nord, affidando ai versi le contraddizioni e la realtà più ostile di un conflitto annoso. Per la critica è questa la raccolta della maturità stilistica di Heaney, è qui che nascono – con una cifra estetica tutta sua – i “wordscapes”, paesaggi di parola, dove la natura diventa cifra di lettura per esprimere le torbiere dell’anima, le colline del dolore, gli orizzonti della gioia, gli spazi sconfinati del ricordo.
“Un lavoro di lirica bellezza ed etica profondità che esalta i miracoli quotidiani quanto il vivente passato”: recita così la motivazione dell’Accademia di Svezia per il Premio Nobel assegnatogli nel 1995.
Sono questi piccoli miracoli quotidiani che ora rivivono attraverso la stagione dei letarghi che il Poeta evoca come per sollecitare lo schiudersi di una primavera che solo la poesia può favorire.
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