Brescia: LA MOGLIE di Anne-Sophie Subilia – Nuova Libreria Rinascita


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COMUNICATO STAMPA

Brescia, giovedì 1 febbraio
Nuova Libreria Rinascita
h 18,45

Presentazione del romanzo:

LA MOGLIE di Anne-Sophie Subilia

PREMIO SVIZZERO DI LETTERATURA 2023

Gaza, 1974. Il percorso esistenziale di una donna in cerca di emancipazione s’intreccia con la violenza del conflitto in un racconto dall’incredibile potenza poetica.
Presenti autrice e traduttrice, modera Thomas Bendinelli

Brescia, lunedì 22 gennaio 2024 A Brescia la prima presentazione in Italia del romanzo La moglie dell’autrice svizzera-belga Anne-Sophie Subilia, pubblicato da Gabriele Capelli Editore con traduzione di Carlotta Bernardoni-Jaquinta: appuntamento giovedì 1 febbraio, ore 18,45, alla Nuova Libreria Rinascita in via della Posta 7. Presenti l’autrice (di lingua francese) e la traduttrice, a moderare il giornalista Thomas Bendinelli. La moglie, Premio svizzero di letteratura 2023, è uscito nell’edizione italiana lo scorso ottobre, dopo uno straordinario successo di pubblico e critica sia in Svizzera che in Francia.

Il romanzo è ambientato a Gaza nel 1974. Protagonista è Piper, moglie di un delegato della Croce Rossa internazionale, che vive una quotidianità solitaria nella casa ai confini della città: il marito è impegnato fino a sera, a volte si assenta per giorni di missione come osservatore nelle prigioni israeliane. Lei si occupa dell’appartamento, pulisce la sabbia che s’insinua dappertutto, esce in un mondo sconosciuto di cui non conosce la lingua. Si aggrappa alle poche relazioni possibili: conosce Hadj, giardiniere palestinese incaricato di far fiorire il giardino (fatto di sabbia); la psichiatra Mona, che ha studiato all’estero e appare alla “moglie” ben più emancipata di lei, e Naima, figlia di pescatori che vive in una baracca sulla spiaggia.

Piper fa il possibile per crearsi relazioni e impegni ma si sente sempre soltanto la moglie del delegato: soffre per la mancanza di un ruolo, vive con dolore il fatto di essere privilegiata, è frustrata dall’impossibilità di ribellarsi alla violenza israeliana a cui assiste, che spezza la liricità del racconto con posti di blocco improvvisi, demolizioni di abitazioni povere e arresti arbitrari. “La moglie” rischierà di scivolare nella malinconia. Saprà salvare se stessa e il suo matrimonio, evitando di diventare a sua volta vittima dell’ingiustizia che regna in quella terra martoriata?

Il romanzo di Subilia è una intensa riflessione sull’emancipazione femminile, tanto più coraggiosa perché collocata nel contesto del conflitto israelo-palestinese, che rende il romanzo di straordinaria attualità.
La scrittura ha una potenza poetica straordinaria: asciutta, osservativa, sviluppa l’azione in sequenze fotografiche, che si alternano a penetrazioni profonde nelle emozioni della protagonista. Piper non viene mai chiamata col suo nome, è sempre “la donna” o “la moglie”.
Spiega Anne-Sophie Subilia: «Scrivere “la moglie” invece di “Piper” mi ha permesso di creare una figura più impersonale in cui molte donne potrebbero riconoscersi. Ho voluto evidenziare la lentezza del percorso di emancipazione femminile, oltre al senso di solitudine in terra straniera. La scelta di ambientare la storia a Gaza la rende immediatamente politica, la prospettiva che più mi interessa è quella della quotidianità delle vite, le relazioni, la ricerca di senso».

L’incontro è organizzato con il sostegno di Pro Helvetia, Fondazione svizzera per la cultura e Gabriele Capelli Editore. Ingresso gratuito.


L’AUTRICE
Anne-Sophie Subilia (Losanna, 1982) è svizzera-belga. Ha studiato letteratura francese e storia all’Università di Ginevra. Si è laureata all’Istituto letterario svizzero di Bienne. Poeta e narratrice, è autrice di L’Épouse (Zoé, 2022), abrase (Empreintes, 2021, borsa di studio Pro Helvetia), Neiges intérieures (Zoé, 2020, Zoé poche 2022), Les hôtes (Paulette, 2018), Qui-vive (Paulette, 2016), Parti voir les bêtes (Zoé, 2016, Arthaud poche 2018, borsa Leenaards) e Jours d’agrumes (L’Aire, 2013, premio ADELF-AMOPA 2014). Con L’Épouse – La moglie – ha vinto un Premio svizzero di letteratura 2023.

TRADUTTRICE
Carlotta Bernardoni-Jaquinta si è laureata in letteratura francese e russa all’Università di Losanna. Traduttrice e moderatrice, collabora con diverse manifestazioni e istituzioni culturali.


Collana ch
Premi svizzeri di letteratura
Pro Helvetia, Fondazione svizzera per la cultura



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