eBook (gratuito)
Dizionario della resilienza
Guida pratico-poetica alla sopravvivenza in tempo di coronavirus
A cura di Carlo Silini
Testi di Carlo Silini e Lorenzo Pezzoli
ISBN 978-88-31285-27-8
Disponibile qui in tutti i formati: Dizionario della resilienza oppure su altre piattaforme (Apple books, Kobo, ecc.).
L’eBook Dizionario della resilienza si presenta sotto forma di guida pratico-poetica alla sopravvivenza in tempo di coronavirus: una lettera e una riflessione al giorno.
Questi testi seguono il Dizionario minimo del coronavirus. Dietro le parole del contagio (a fine scheda tutti i libri di Carlo Silini).
Rubrica originalmente pubblicata sul quotidiano Il Corriere del Ticino dal 19 novembre al 15 dicembre 2020. L’editore ringrazia per la disponibilità nel concedere l’utilizzo di questi testi.
Descrizione:
È in distribuzione gratuita l’eBook Dizionario della resilienza. Guida pratico-poetica alla sopravvivenza in tempo di coronavirus, a cura di Carlo Silini, con testi di Carlo Silini e Lorenzo Pezzoli.
La GCE ha raccolto i testi pubblicati in una rubrica dedicata al tema sul quotidiano di Lugano Il Corriere del Ticino, tra il 19 novembre e il 15 dicembre 2020: il libro contiene dunque “una lettera e una riflessione al giorno” centrate su una parola, come voci di un dizionario in rigoroso ordine alfabetico.
La raccolta segue la precedente, sempre curata da Carlo Silini per Gabriele Capelli Editore: Dizionario minimo del coronavirus. Dietro le parole del contagio (un’idea al giorno).
Spiegano i curatori Carlo Silini e Lorenzo Pezzoli: «Durante la pubblicazione delle voci di questo dizionario, si sono creati gruppi spontanei che, su piattaforme digitali o attraverso giri di telefonate, cercavano di indovinare quale sarebbe stata la parola del giorno dopo. Così facendo, chi partecipava al gioco pensava concretamente (e poeticamente) alla propria capacità di affrontare situazioni complesse, di scovare in esse qualcosa di bello, utile e buono. Chi ha partecipato, in fondo, ha scritto il proprio vocabolario accanto a noi. Sappiamo di gruppi in cui si sono messi in palio premi da ritirare alla fine di questo tempo. Si parlava di abbracci, di cene, di uscite in montagna. Un motto creato dalla Task force psicologica del canton Ticino nel corso del primo lockdown sosteneva che pensare bene aiuta ad affrontare meglio il tempo della crisi».
Altalena, bellezza, cura, dolcevita, entusiasmo: ecco alcune delle parole scelte di giorno in giorno, per proporre riflessioni, suggerire pensieri positivi, aiutare a creare dentro i lettori spazi di poesia. Alla I si legge intimità, alla L leggerezza, alla M musica: «Da sempre immersi in un universo sonoro chiassoso, di colpo siamo stati precipitati nel silenzio delle restrizioni imposte dalla pandemia. Vuoto e silenzio hanno invaso luoghi di vita solitamente popolati, a volte affollati… Allora si sono potuti ascoltare il vento tra le fronde, i bisbigli, perfino i motivetti mugugnati… Scopriamo ascolti diversi ed emergono melodie per lo più nascoste… Perché la musica è l’articolazione creativa dei suoni che ci accompagnano e a volte ci aiutano a rallentare, a tornare in noi, o a darci lo slancio per affrontare il mondo».
Il dizionario si chiude naturalmente con la Z, quella di Zorro: «Dentro ognuno di noi dorme don Diego de La Vega, in arte Zorro, l’eroe con la mascherina. A questo ci chiamano i tempi, a piccoli eroismi… Siamo lo Zorro di qualcun altro: dei vicini che non possono muoversi e necessitano della spesa, dei figli, dei genitori, dei fratelli o degli amici che hanno bisogno…».
«Abbiamo istituito un saluto quotidiano diverso – concludono i curatori -, un autentico tentativo di vivere la vita poeticamente anche quando tutto sembra prosa. Per creare legami, sogni e speranze in attesa di un Natale e di un anno nuovo che immaginiamo a metà strada tra il tempo della resilienza e quello della rinascita».
Carlo Silini è caporedattore al Corriere del Ticino. Ha vinto lo Swiss Press Award, il più importante premio svizzero di giornalismo, nel 2015 per la categoria carta stampata e nel 2017 per la categoria local. Uscito nel 2015, Il ladro di ragazze, sua prima prova narrativa, è stato per mesi ai primi posti delle classifiche della Svizzera italiana. In seguito, nel 2019, pubblica Latte e sangue, riscontrando il medesimo successo.
Lorenzo Pezzoli, è psicologo e psicoterapeuta. Ha diretto per 14 anni i Servizi ambulatoriali per tossicodipendenti nel Sottoceneri (prima Antenna Alice poi INGRADO) coordinando equipe multidisciplinari e partecipando all’introduzione di progetti innovativi nel territorio (bassa soglia, attività di prossimità, centri di competenza…). Dal 2000 attivo in SUPSI dove oggi è Professore e responsabile dell’Unità di psicologia applicata.
Disponibile qui in tutti i formati: Dizionario della resilienza oppure su altre piattaforme (Apple books, Kobo, ecc.).
I libri di Carlo Silini per GCE:
RECENSIONI/SEGNALAZIONI
© La Provincia di Como, 13.02.2021
La pandemia in 21 parole. Il Dizionario della resilienza
di Manuela Moretti
Link: La Provincia di Como
© Turné, RSI LA1, 16.01.2021
Dizionario della resilienza – Servizio televisivo a cura di Claudia Iseli.
Per gentile autorizzazione della RSI Radiotelevisione svizzera di lingua italiana
Dizionario della resilienza. Guida pratico-poetica alla sopravvivenza in tempo di coronavirus
Di Carlo Silini e Lorenzo Pezzoli
© catt.ch, 22.01.2021
L’Abc per ricominciare
di Markus Krienke
Da A come Altalena a Z come Zorro: 21 bellissime riflessioni ai tempi del Covid che ci aiuteranno a riprendere la vita quando tutto finalmente sarà finito. Carlo Silini e Lorenzo Pezzoli propongono per ogni lettera dell’alfabeto una parola, illustrata con una foto. Parole che diventano, grazie ai brevi testi associati, simboli di trasformazione perché ci aiutano a trovare punti fermi d’appoggio, degli «ubi consistam» (come suggerisce la lettera U) dove possiamo appoggiare la leva per svoltare e sollevarci dalle inquietudini. Non a caso hanno scelto l’«altalena» per aprire la serie di parole, considerando che per la lettera A ci sarebbero state anche delle alternative magari più immediate nei tempi di Covid, come ad esempio «abbraccio». Per Silini e Pezzoli l’altalena è il simbolo della leggerezza che di solito identifichiamo soltanto con l’essere bambini, ma che possiamo riconquistare, al patto che ci diamo una mossa e ci saliamo: «Cercatevi la vostra altalena, reale o metaforica, perché la vita oscilla sempre tra il bene e il male. Nel costante andirivieni tra paura e coraggio, la felicità sospende tutto e scaturisce per incanto dalle cose più semplici».
Alcune delle voci più significative di questa raccolta di brevi pillole pubblicate originariamente sul Corriere del Ticino tra il 19 novembre e il 15 dicembre 2020, si scoprono proprio lungo la parola che segna il nostro tempo: COVID. Inizia con la C come «cura» che riguarda non solo il corpo ma anche lo spirito e che – come sottolinea anche spesso Papa Francesco – dovrebbe contraddistinguere di più le nostre vite. Silini e Pezzoli ci consigliano di ricordare anche dopo questa pandemia che «a ciascuno di noi è affidata la capacità di attenzione, partecipazione, vicinanza».
Poi l’O come «ormeggi»: «Siamo barche impazienti, ma per un po’ non possiamo partire, occorre attendere il ritorno della bonaccia». Imparare la sensibilità per il momento giusto, quello di stare fermi e riflettere come quello di partire e mettersi alla prova, ecco una delle lezioni di questa pandemia. Forse ancora più difficile era la lezione che le corde che ci legano al pontile, sebbene scomode, sono fatte per salvarci dai marosi. Come l’obbligo di rimanere a casa, e come tanti vincoli che spesso ci impone la società.
Una delle voci più inaspettate e stravaganti è la V come «vanga». Lavorare la terra come equilibrio alla digitalizzazione, per ricordarci che abbiamo un luogo, un «dove» nel mondo che sta diventando sempre più infosfera e «Internet delle cose». Anche quando dopo il Covid ci scopriremo più digitali e «scorporati» non svalutiamo la concretezza, delle cose come di noi stessi.
E non dimentichiamo l’«intimità» della nostra casa: «Varchiamo la soglia e chiudiamo fuori l’universo delle regole e dei divieti, la gimcana delle attenzioni obbligatorie». Per molti, durante il Covid la propria «casa» o «tana» si è trasformata da luogo di buoni sentimenti in stress: il consiglio di Silini e Pezzoli è di scoprire nel 2021 la sua funzione di darci equilibrio e distanza dal mondo.
Infine, la D ci ricorda che mentre il «dolcevita» ci copre dal freddo, ci fa anche capire che cosa significa la resilienza: «protezione anche dalle cose da poco, dall’ombra di un sospetto, dal timore di contagiare gli altri con un sorriso». Essere resilienti significa proteggerci senza barricarsi, scoprire che anche morbidezza e cura sono categorie «forti».
I testi – che comprendono ad esempio E come «entusiasmo», H come «Halleluja» e T come «telecomando» – non sono stati scritti per essere letti di un tratto, come un libro, ma uno alla volta, anche secondo un ordine molto personale. Possono ispirarci a cercare le «nostre parole» della resilienza. Così questa raccolta di Silini e Pezzoli ci aiuterà in questo nuovo anno a R come «rinascere». Perché per rinascere dobbiamo assumere l’atteggiamento di Z come «Zorro»: «non scappiamo, non ci abbattiamo, sfoderiamo la sciabola della resilienza e lottiamo dalla prima all’ultima lettera del nostro personale dizionario esistenziale».
Link: catt
© La Rivista di Lugano, 8.01.2021
Una parola al giorno per sopravvivere
Link: Rivista di Lugano